Nessuno resta da solo
L’emergenza Covid-19 è in primis un’emergenza sanitaria, tutti d’accordo. Ma un altro aspetto della vicenda è sicuramente il lato psicologico: tutti noi, dai contagiati ai medici in prima linea, passando per le persone chiuse in casa e i volontari, siamo colpiti emotivamente da questo fenomeno.
Proprio per questo, fin da subito è stato attivato un servizio di ascolto psicologico telefonico, organizzato da Comune di Lucca e Protezione Civile. Al motto di “Nessuno resta da solo”, professionisti del settore hanno aderito all’iniziativa, partecipando volontariamente al progetto. La Croce Verde P.A. Lucca dà il suo contributo anche in questo campo, con operatrici esperte del settore.
“Soccorritori e soccorsi, siamo tutti umani”: questo tiene a precisare Federica Angioli, psicologa e insegnante di Mindfulness, con una formazione in Psicologia dell’emergenza, volontaria della Croce Verde PA di Lucca, referente dei servizi di sostegno psicologico per cittadini e volontari della zona lucchese ANPAS.
Una pratica ancora poco conosciuta, con una rete organizzativa in fase di costruzione, quella della psicologia dell’emergenza, di cui fanno parte operatori specializzati nell’ascolto sia dei cittadini che dei volontari che intervengono in occasione di eventi eccezionali. “Questo tipo di sostegno psicologico segue protocolli precisi per quanto riguarda, ad esempio, terremoti, alluvioni e disastri ambientali, per poter sostenere emotivamente sia le popolazioni colpite che i volontari che intervengono sul campo”.
Cosa offre effettivamente questo servizio?
“Strumenti di psico-educazione per poter affrontare al meglio una situazione di stress.” In pratica, indicazioni e metodi utili per uscire da una condizione di ansia o allontanare pensieri che potrebbero trasformarsi in veri e propri stati di panico. “Non si tratta di semplici consigli come quelli che possono dare amici e parenti: abbiamo corsi di alta formazione per i nostri operatori e le persone, a volte, non si rendono conto di quanto potrebbe tornare loro utile il nostro appoggio.”
Perché i volontari, che devono soccorrere, potrebbero aver bisogno di sostegno psicologico?
“Soprattutto per i soccorritori, che hanno a che fare ogni giorno con tragedie di varia portata, è importante essere messi in condizione di ascoltare, in qualsiasi momento ne abbiano bisogno, le parole di chi li può sostenere psicologicamente, per evitare di ‘portarsi a casa’ traumi emotivi insostenibili.”
Chiunque di noi, vedendo una persona anziana in condizioni critiche, non la assocerebbe a un genitore o a un nonno? A chi non si stringerebbe il cuore per la tristezza o l’impotenza? Assistere a un incidente stradale in cui restano coinvolti dei giovani che potrebbero essere nostri fratelli o figli non ci lascerebbe terribilmente scossi? Intere famiglie di terremotati che hanno perso tutto non provocherebbero in noi una sensazione di profondo sconforto?
Nessuno è immune ai traumi emotivi scatenati da eventi di questo tipo e “anche i nostri “supereroi”, i volontari, hanno le loro fragilità”. Alle volte, è utile e necessario ricordare a chi si sente addosso grandi responsabilità che non si può essere in grado di salvare tutti e che, soprattutto in momenti d’emergenza, bisogna prima di tutto salvare se stessi. Ora più che mai abbiamo davanti agli occhi la dimostrazione delle parole della psicologa: da quando ci siamo trovati a combattere una guerra all’ultimo sangue contro il nemico invisibile più terribile della storia degli ultimi decenni, il COVID-19, i “nostri eroi” che si trovano in prima linea devono tenerle ancora più a mente.
Come si applica la psicologia dell’emergenza durante questa “guerra”? Chi si rivolge maggiormente agli sportelli? Come stanno vivendo i “supereroi” in prima linea?
Sono state immediatamente formate squadre di psicologi dell’emergenza pronti a raccogliere le chiamate che arrivano ai numeri verdi dello sportello del COC di Lucca, per i cittadini del Comune, e del centralino istituito per i volontari che fanno capo ad ANPAS Toscana.
A rivolgersi allo sportello di sostegno comunale sono per lo più persone anziane e fragili, spaventate dalla situazione, perché più esposte a rischi di contagio e quindi costrette all’isolamento, che chiamano per una parola di conforto e per sentirsi meno sole; genitori separati che non sanno come comportarsi per tutelare al meglio i propri figli e mamme stanche, che dopo quindici o venti giorni in isolamento, lavorando in modalità smart working, hanno bisogno di ‘cambiare aria’, sia pure con una telefonata.
“E poi ci sono i nostri volontari: hanno un cuore grandissimo, spendono tutte le proprie energie per soccorrere chi ne ha bisogno e fanno anche più di quanto richiesto”.
Ma c’è una cosa a cui si deve prestare particolare attenzione: la paura. La paura è tanta durante questa situazione straordinaria, che nessuno si sarebbe mai immaginato di vivere, e anche i guerrieri più impavidi sono spaventati: “Normalmente sei solo un soccorritore; ma in questi giorni, combattendo contro un nemico invisibile, ti puoi trovare, da un momento all’altro, dall’altra parte della barricata e, peggio ancora, puoi diventare tu stesso un veicolo di infezione”.
Ma la paura può e deve essere sconfitta, così come il virus, aiutandoci gli uni con gli altri e, soprattutto, aiutando chi ci aiuta. Per questo esistono gli sportelli di sostegno psicologico, sempre a disposizione di chi ne ha bisogno.
Grazie a solidarietà, sostegno, dedizione e umanità, che da sempre contraddistinguono la Croce Verde P.A. di Lucca e tutti quelli che ne fanno parte, usciremo vincitori anche da questa guerra.
Per le chiamate al centralino del COC di Lucca: 0583-496283
Per i volontari di ANPAS Toscana: 055-78765265
Martina Di Riccio